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La polvere del mondo

di Nicolas Bouvier

Traduzione di Maria Teresa Giaveri

Giangiacomo Feltrinelli editore, 2020 (1963)

Un viaggio non ha bisogno di motivi. Non ci mette molto a dimostrare che basta a se stesso. Pensate di andare a fare un viaggio, ma subito è il viaggio che vi fa, o vi disfa.

 

La polvere del mondo, di Nicolas Bouvier  Traduzione di Maria Teresa Giaveri , Giangiacomo Feltrinelli editore, 2020 (1963)

La polvere del mondo

pieno di avventure, meraviglie e rivelazioni, è anche e soprattutto un viaggio alla scoperta di sé. Sei mesi di viaggio dell’allora ventiquattrenne Nicolas Bouvier attraverso i Balcani, l’Anatolia, la Persia e l’Afghanistan, a bordo di una Fiat Topolino, in compagnia dell’amico artista Thierry Vernet. «Uno dei più grandi libri di viaggio di sempre. Quei libri cui non è possibile aggiungere nulla e che hanno raggiunto la perfezione proprio tagliando il superfluo», scrive Paolo Rumiz nell’introduzione.

 

Nicolas Bouvier

scrittore, giornalista e fotografo svizzero (1929-1998), è noto soprattutto per i suoi affascinanti libri di viaggio. A 17 anni compie il suo primo viaggio solitario in Norvegia. Presso l'Università di Ginevra segue corsi di storia medievale e sanscrito. Viaggia in Finlandia, Sahara algerino, da Venezia a Istanbul, Jugoslavia, Turchia, Iran, Pakistan, India. Nel 1955 si imbarca su una nave francese per andare in Giappone, dove resterà un anno. Per Bouvier senza il viaggio non sarebbe nata la sua scrittura.

 

 

 

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