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Monks receive alms bowl at countryside of Thailand_edited.jpg

Etiopia, typical dinner free


Temevo il suo arrivo anche se non ero sicuro sarebbe arrivata. Questa volta nessuno ne aveva parlato ancora. Io evitavo l’argomento per scongiurarne l’arrivo, ma qualcosa mi diceva che anche questa volta me l’avrebbero organizzata. Puntuale come la Lufthansa, l’ultimo giorno di viaggio inevitabilmente, è arivata la maledettissima CENA TIPICA!! Nooooooooooo. Ne ho fatte a decine dalla Spagna alla Tunisia, dalla Grecia all’Iran, tutte uguali. Ogni agenzia, ogni gruppo, ogni agente di viaggi, e corrispondente sembra non possa rinunciare a questo pacchianissimo siparietto in cui improbabili tradizioni locali si fondono a pesantissimi piatti. La situazione in genere si ripete. In una grande sala sono stipati i nostri pallidi occidentali, le cameriere invece rappresentano l’esotismo insieme a scoglionatissimi suonatorisono tutti rigorosamente vestiti in abiti tradizionali (che di solito non nessuno si sognerebbe mai di indossare nemmeno a carnevale). Imbracciano antichi chitarroni mentre ballerine sorridenti si dimenano sul palco sorridendo alle foto. In mezzo a questa festosa atmosfera vengono serviti i più famosi piatti tradizionali che nella migliore delle ipotesi ti faranno compagnia sullo stomaco nel’interminabile volo di ritorno. Non rimane che bere e cercare di dimenticare questa pagliacciata dal sapore post coloniale che tutti sembrano apprezzare tantissimo. Nelle versioni più tamarre per destinazioni di massa, con l’aumentare del tasso alcolico, aumenta l’audacia dei rubicondi occidentali che improvvisano la loro versione di ballo locale, ciondolando di qua e di la. I nord europei, che in quanto a tamarri competono con quelli nostri d’espatrio, hanno in genere le sbronze più comiche con audaci tentativi di approccio alle povere cameriere. Di ritorno dall’Etiopia, da poco sopravvissuto all’ennesima cena tipica da fine tour, penso. Riporto indietro il mio gruppo con questo volo notturno che oltre a noi riaccompagna a casa i nostri occhi pieni di immagini dense di un altro mondo e le nostre pancie piene di injera e carne piccante. il volo è pieno a tappo, inutile pensare di dormire, inutile pensare di digerire, inutile forse anche solo pensare ed così inizio a delirare…. “Propongo una mozione internazionale per l’eliminazione della “cena tipica” dai programmi di viaggio. Eliminiamo queata inutile tortura! Dillo anche tu al tuo agente di viaggio ed aiutaci a liberare il mondo da questa piaga. I programmi liberati potranno beneficiare del logo Tdf: “TYPICAL DINNER FREE”. Con i soldi risparmiati dalla mancata cena aiutaremo la riqualificazione professionale di ballerine e suonatori senza più impiego. Il mondo sarà un posto migliore, vedrai!!”

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