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Diario Namibia: TRA NATURA E UMANITA’

19/07/2012 O

ggi c’è una novita’: la nebbia!

A noi sembra strana ma pare che a Swakopmund, dove ci troviamo, sia quasi la norma. Partiamo comunque di buon mattino per l’escursione sulle dune in riva al mare, alla ricerca dei “little five”, 5 animaletti del deserto (un geco, un ragno, una vipera, una lucertola e un camaleonte); siamo accompagnati da guide bravissime che li trovano senza difficoltà e che, con simpatia ed entusiasmo, riescono ad appassionare anche noi a questo mondo desertico. Ora le dune, come dicono loro, le vediamo con “occhi nuovi” e apprezziamo ancora di più i panorami fantastici che ci aspettano alla fine della mattinata. Nel pomeriggio visitiamo Mondesa, la township di Swakopmund, dove sono state “spostate” le persone di colore nel periodo dell’apartheid. Il contrasto con la città dei bianchi (in stile tedesco) e le casupole della township ci colpisce subito. Soprattutto il quartiere più povero, DRC, costituito da catapecchie di legno senza luce né acqua, costruito 18 anni fa come provvisorio ma in realtà sempre più affollato, non può lasciarci indifferenti. Gli incontri con le persone sono carichi di emozioni: dai ragazzi di un gruppo vocale che ci stupiscono e commuovono con il loro canto, alla casa di un artista che costruisce le sue opere (e la casa intera!) con materiale di riciclo, alla donna dell’etnia Herero che ci accoglie nella sua casa di sarta. Ancor più intenso è l’incontro con i bambini di un asilo che ci accolgono con i loro canti e la loro allegria. Per finire, abbiamo l’opportunità, in una casa privata, di assaggiare alcune specialità della cucina locale, e i più intraprendenti non si risparmiano nemmeno i vermi!

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