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Guadalupa, i suoni della foresta pluviale

Aggiornamento: 4 ott 2022



Durante le vacanze del Natale che ha preceduto di poco la fine di ogni viaggio (almeno per un po’), abbiamo avuto l’inconsapevole lungimiranza di concederci un volo, una casa in affitto ed un’auto a noleggio nell’isola di Guadalupa, nelle Antille Francesi. Un viaggio semplice, con molti voli in partenza dalla Francia e in mano la carta di identità: restiamo in fondo in Europa.


Il viaggio è una traversata dell’Oceano Atlantico di qualche ora, l’arrivo a Point-à-Pitre al tramonto. Giusto in tempo per vedere il cielo tingersi di rosso fuoco, ed accendere i contorni dell’isola nel mare punteggiato di piccole luci.

Sbarcati dall’aereo, ci avvolge il tipico caldo tropicale: e per me, che ai tropici ho vissuto a lungo, è un sollievo.



Ma a parte questo aspetto, una cosa non ricordavo: i suoi suoni


Usciamo dall’aeroporto per prendere l’auto ed è già sera. Siamo invasi dal frinire di mille insetti, canti di uccelli a noi sconosciuti: un concerto glorioso.


Non si sentono neanche le auto correre sulla strada vicina


Per raggiungere la nostra casa a nord di Basse Terre, dobbiamo attraversare la strada che taglia la foresta pluviale. Ci prepariamo a questo viaggio che durerà un’ora, abbassando i finestrini dell’auto. È completamente buio, lo spettacolo dunque sarà sonoro. Man mano che saliamo lungo la strada, scende la temperatura. Infine cala la nebbia: lunghe liane scendono dagli alberi e toccano l’asfalto, il frinire degli insetti e il canto degli uccelli notturni, la colonna sonora del viaggio. Poi la strada scende, arriva sul mare e in pochi minuti siamo arrivati


Una cena sulla terrazza di fronte al mare e poi tutti a dormire. La giornata è stata lunga, con le 5 ore di fuso orario in più.



Mi sveglio al mattino che ancora non è sorto il sole: in aggiunta ai suoni della notte ci sono i galli che non ci danno tregua. Esco nel giardino ad accogliere il sole che sta sorgendo: e come di incanto sorge il sole e tutto il rumore cessa. Cessa il frinire, cessano i cinguettii: solo i galli impertinenti continuano!


E poi, un’altra magia di quest’isola che ho molto amato: arrivano i piccoli colibrì, con un battito d’ali rapidissimo a succhiare il nettare dei fiori


…poi, piano piano nuovi suoni

sono gli uccelli e gli insetti che accompagneranno le nostre giornate fatte di una leggera brezza, di sole caldo, di un mare e paesaggi meravigliosi.

Guadalupe è divisa in due: Basse Terre e Grande Terre separate dalla laguna e unite da un ponte. Guadalupe è però anche una sinfonia di suoni che si avvicendano al tramonto e all’alba: due mondi che sembrano separati e netti, ma convivono in armonia su questa splendida isola


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