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Diario di viaggio Uzbekistan – premessa

…..ma perche’ l’Uzbekistan?


Samarcanda, La Via della Seta, i caravanserragli, Tamerlano, luoghi e nomi impressi nella nostra memoria fin da bambini. Nomi che rimandano a quella Storia al confine con la leggenda e che fa sognare tutti i bambini di diventare esploratori e viaggiatori.

E se e’ facile ricordare almeno i nomi di questi luoghi, non altrettanto semplice e’ associarli all’Uzbekistan. Repubblica socialista al tempo dell’URSS, oggi indipendente e che in realta’ e’ un crogiolo di razze, uzbeki, tagiki, kirghizi, russi e perfino coreani tra le oltre cento etnie presenti in questo paese. E non potrebbe essere diversamente vista la storia di questi territori e il loro essere stati al centro delle rotte commericiali tra l’Europa e l’Estremo Oriente.

Ecco quindi la risposta alla classica e odiosa domanda, ma perche’ l’Uzbekistan? Per passeggiare tra le vie di Samarcanda e Bukara e ammirarne i capolavori archittetonici costruiti dai grandi conquistatori per dimostrare la loro grandezza e magari respirare un po’ di quell’aria che a suo tempo hanno respirato i Polo, Gengis Khan e Tamerlano e immaginare per un attimo di essere l’esploratore che sognavo di essere da bambino.


Samarcanda – Piazza Registan

(continua)


di Giuseppe Usai

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