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Cuba: l’isola che non c’è…

Aggiornamento: 6 ott 2022

Antonio Paulato, detto da tutti Wayne, ci racconta la “sua” Cuba.


Cuba, crocevia di culture… Seconda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino, la strada la trovi da te…

Porta all’isola che non c’è!


Però Cuba c’è eccome, direte voi, ma siete davvero convinti di saperlo? Mi chiamo Antonio ma tutti mi chiamano Wayne. Ho una grande passione del viaggiare entrare nelle abitudini, nei costumi e nelle realtà di popoli con culture diverse. Nel lontano 1988 capito per curiosità a Cuba, fra notizie contrastanti mi rendo subito conto che c’è qualcosa che non va tra quello che so, perché letto sui giornali e quello che incontro e conosco nel mio viaggio. Qui domina l’allegria, gente di tutti i colori e religioni cammina insieme, con gli stessi diritti e la stessa dignità. Si leggono cartelli che dicono che essere colti è l’unica forma di essere liberi, che ci sono 50 milioni di bambini che vivono nelle strade, che “nessuno è cubano”… Così la mia curiosità aumenta fino a spingermi a volerne sapere di più su questi “presuntuosi cubani”!



Cuba… nella sua semplicità!


Comincio a fare viaggi regolari, vivo con loro, condivido il terribile Periodo Speciale…


Risultato?

Me ne innamoro e dal 1996 al 1999 organizzo il mio trasferimento

definitivo sull’isola

e mi laureo sulla storia di Cuba.

Dopo pochi anni incontro il tour operator torinese Viaggi Solidali e mi rendo immediatamente conto che propongono “altri” viaggi, volti all’incontro e alla conoscenza. Mi voglio far coinvolgere dal loro mondo, dal loro modo di far turismo. Il pernottamento in famiglia, nelle case particulares, è solo uno degli elementi che caratterizza il viaggio in una vera e propria esperienza d’incontro e dialogo con le persone semplici di quest’isola.



Con tanta emozione ed interesse

i nostri viaggiatori incontrano

una realtà molto speciale

come il Teatro de Los Elementos


una delle più famose compagnie teatrali itineranti e comunitarie di Cuba, fondata da José Oriol González nel 1990.

Per molti anni la compagnia di questo teatro si è impegnata in un viaggio attraverso Cuba, mettendo in scena molte rappresentazioni in cui al centro c’erano gli aspetti sociali dei quartieri più poveri e disagiati.

Inoltre, è stato molto il loro impegno anche nell’insegnamento delle arti dello spettacolo a bambini provenienti da quartieri urbani più poveri e comunità rurali remote, arrivando perfino alla fattoria Cienfuegos dei nonni di Oriol, dove la compagnia ha poi deciso di stabilirsi.



La comunità di attori e scrittori, pratica oggi con altrettanto impegno forme di agricoltura sostenibile, zootecnia e programmi sociali a base comunitaria.

Si prevede sempre un allegro pranzo comunitario in compagnia degli artisti tra musiche, danze e rappresentazioni teatrali. Più a est, verso Santiago de Cuba, esattamente a Barracoa, con occhi curiosi, i nostri viaggiatori accompagnati dalla famiglia del fattore scoprono “l’arte” del cacao. 

Si visita la Finca del Cacao per conoscerne tutta la lavorazione e produzione: dalla pianta alla polvere di cacao, alla barretta e al bon bon… L’assaggio è d’obbligo! Slurp!



Non posso dire e raccontare tutto in poche righe… quindi concludo…



Seconda stella a destra, questo è il cammino, poi dritti fino al mattino, la strada puoi farla con me…


Ti farò conoscere l’isola che non c’è!



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