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Ci sono posti….


Ci sono posti, negli atolli del Sud, Dove il grande mare Esuberante di giorno, timoroso di sera Con il buio si ritira e lascia nudi i suoi fondali di cocci. Come un nastro si riavvolge e si avviluppa nei suoi stessi abissi, In un letargo silenzioso Come di chi chiede con garbo un meritato riposo. Le onde lo seguono Diresti Come un corteo di spose bianche, Trascinando ognuna il suo strascico di spuma verso il largo.

Ci sono posti, al di là dell’equatore Dove il cielo notturno che ti sovrasta trionfante sembra un drappo di velluto, Tempestato di brillanti e fiero del suo incanto. Ti perderesti ad accarezzarlo con le dita del tuo sguardo Ma presto barcolli ubriaco tra spirali di luci pungenti. Grumi seccati dal vento su un enorme guscio scuro.

Ci sono posti, là dove lo Scirocco lenisce i lidi e ne lecca le ferite col suo soffio costante, In cui la sabbia sotto i piedi è levigata e compatta come una tavola bianca Su cui passeresti il palmo senza il rischio di una scheggia. E le palme, eleganti e sinuose come colli ingioiellati di vecchie signore, Assecondano dolcemente Le voglie del vento.

Ci sono posti, ai margini avorio dell’oceano Dove il sole al crepuscolo mette a dormire la terra, Rimboccandola come un padre premuroso in lenzuola tiepide color arancio. E le vecchie barche dei pescatori Legno secco e scricchiolante Dondolano distratte improvvisando un lento, I remi come cucchiai nella crema scarlatta del mare.

Ci sono posti, Sotto il cielo terso della Tanzania e dentro al mare smeraldo di Zanzibar Dove ti abbandoneresti per sempre Come un pirata solitario che ha trovato la sua pace e se ne infischia del mondo. Dove il sale ti incrosta le ciglia Il vento ti prosciuga le labbra Il sole ti solca la pelle Ma non importa. Perché ecco Tu già sai Che di questo paradiso infernale non potrai più farne a meno E che come un marchio nella carne fresca dell’anima te lo porterai dietro per sempre, Sepolto sotto ai piedi Nascosto dietro agli occhi.

Penelope Mirotti Diario di viaggio, Tanzania 2011

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