Quota Volo
1170
Supp. Small Group
(8/9 pax) 100 €
Supp. Singola
450 €
Quota Viaggio
4600 €
Supp. Small Group
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La terra del drago tonante e la straordinaria magia dei Festival: Jambay Lhakhang Drup e Prakhar Duchhoed Chumm
Un paese nascosto per secoli, protetto e rassicurato dall’Himalaya. All'interno di questi duri contorni il regno, l'ultimo del Buddhismo Mahayana, ha sviluppato e preservato la sua cultura unica. Al giorno d’oggi, nonostante il mondo contemporaneo stia bussando prepotente alle porte, l’ambiente resta sempre medioevale. Meno di un milione di persone gelosamente protettive e preoccupate che la propria identità culturale non sia sopraffatta dalla modernità di culture e pensieri diversi. Un paese unico, dove è fiorita la forma più autentica e pura del Buddismo tantrico con i suoi credo surrealistici, le processioni festose, le danze e i rituali. Dove la felicità delle persone è considerata un obiettivo finale, più importante del prodotto interno lordo. Sarete trasportati in un'epoca, lontana nel tempo, dove i valori tradizionali dettano il ritmo della vita. Per quanto ancora non ci è dato di sapere.
Il tour ci permette di partecipare a tre festival, occasioni perfette per scoprire da vicino la straordinaria magia del Bhutan.
Il Gasa Tshechu, nella zona centrale del Bhutan, che richiama i nomadi dalle montagne dai villaggi di Laya e Lunana, con vestiti e gioielli particolarmente unici.
Il Paro Tshechu, il più conosciuto dei festival religiosi in Bhutan.
Il cham rurale del villaggio di Dzongdrakha, abbarbicato sulle pendici della montagna, a cui partecipano i contadini della vallata.
Plus Solidale
Pema Choling Shedra
Fondato nel 2000, l'Istituto contiene la prima shedra - università buddista - per donne, nella storia del Bhutan, consentendo loro di ricevere un'istruzione tradizionale alla pari dei più grandi centri di apprendimento buddista per uomini in tutta l'India e in Himalaya. Nasce per dare opportunità alle ragazze provenienti da contesti rurali svantaggiati e vulnerabili di studiare e lavorare.
La quotidianità è impegnativa e faticosa, la zona è fredda e ventosa nel periodo invernale, l’acqua calda scarseggia e i rifornimenti arrivano molto difficilmente a causa delle nevicate e della strada poco percorribile, ma le donne del Pema Choling sono determinate e risolute. Iniziano la giornata alle 5 del mattino e studiando o lavorando fino a tarda sera, acquisiscono competenze ed esperienze che consentiranno loro di diventare studiose per guidare le future studentesse, o per diventare artigiane, operatori sanitari e amministratori o tornare per aiutare le comunità e i villaggi nativi.
Highlights & Gallery del viaggio
Itinerario |
La terra del drago tonante
GIORNO 1: ITALIA -NEPAL
Partenza dall’Italia per Kathmandu, in Nepal
GIORNO 2: KATHMANDU
Arrivo a Kathmandu, ottenimento del visto di transito nepalese.
Trasferimento e sistemazione in albergo a Katmandu.
GIORNO 3: VALLE DI KATHMANDU
Trasferimento ad alcuni siti della valle e visite libere:
Pashupatinath, immenso tempio dedicato a Shiva che sorge alla sorgente del fiume Bhagmati, sacro per gli induisti poiché affluente del Gange, e dove vengono ancora cremati i corpi dei defunti.
Boudanath, il più grande stupa del mondo, attorno a cui sorgono centinaia di piccoli centri buddisti e attività commerciali fondate dai profughi dell’invasione cinese del Tibet nel 1959
Pranzo e cena liberi, pernottamento a Katmandu.
GIORNO 4: volo KATHMANDU – PARO (55 Km, circa 1h)
Partenza al mattino con volo Druk Air e arrivo a Paro, aeroporto del Bhutan, a m. 2200
s.l.m. Il volo della Druk Air è già un momento spettacolare del viaggio con viste mozzafiato sulla catena himalayana: si vedono l’Everest, il Kanchendzonga e il Jhomolhari, la montagna sacra del Bhutan. All'arrivo all'aeroporto internazionale di Paro, veniamo accolti dalla guida e proseguiamo per Thimphu, la capitale del Paese, che sorge in una bella e verdeggiante valle sulla sponda del fiume Wang. La capitale butanese offre l'esperienza di una peculiare mescolanza di sviluppo e tradizione, vecchio e nuovo, religione e commercio. È la realtà più vicina ad un centro urbano che si possa incontrare in Bhutan, fra mercati di frutta, negozietti di stoffe e oggettistica, dove tutti passeggiano senza fretta sui marciapiedi bucati della via principale: monaci nei loro abiti cremisi, funzionari governativi e studenti.
Gli uomini indossano il gho, una veste che arriva all’altezza del ginocchio allacciata in vita da una cintura, la kera e calzettoni di colore scuro; le donne vestono una tunica lunga chiamata kira,cucita con stoffe dai colori vivaci e guarnita con decorazioni tradizionali, chiusa da cinture e fermagli elaborati; sopra la tunica si indossa il toego, la giacca di seta. Questo abbigliamento è obbligatorio per tutti coloro che sono impiegati nei lavori pubblici e statali, come vuole la Driglam Namzha (Codice delle Buone Maniere). Capita spesso che in segno di protesta e sfida agli obblighi imposti dal regime, i giovani si rifiutino di indossare kera e gho. A Thimphu le facciate colorate e decorate degli edifici conferiscono un'impronta ancora medievale all'assetto urbanistico della città: una legge speciale rende obbligatorie le forme e i motivi dell'architettura tradizionale anche nelle nuove costruzioni, conferendo a tutto il paese una gradevole armonia strutturale.
Visitiamo il Memorial Chorten, uno stupa della setta buddista Nygmapa, costruito nel 1974 per onorare la memoria del defunto re Jigme Dorji Wangchuck, considerato il padre del moderno Bhutan. Il memoriale conserva numerosi dipinti e statue sacre; per molti rappresenta il centro della devozione quotidiana e non è difficile imbattersi, nel corso della giornata, nei pellegrini che percorrono il suo perimetro.
Pensione completa. Pernottamento a Thimpu.
GIORNO 5: THIMPU
Dedichiamo questa giornata ad alcune visite che ci aiuteranno ad avvicinarci alla cultura di questo Paese. Scuole, fabbriche e musei che spiegano e contribuiscono a preservare antiche arti tradizionali e soprattutto valori, conoscenze, credenze e norme sociali.
Siamo accolti alla Changangkha School dove gli insegnati ci illustrano il sistema scolastico. Attualmente, alla scuola sono iscritti 983 studenti di cui 100 con disabilità diverse.
Visitiamo la Zorig Chusum, conosciuta anche come Painting School, istituto d’arte nazionale dove i ragazzi imparano le 13 arti tradizionali del Bhutan. La scuola prevede corsi della durata di 4-6 anni in pittura, mobili, thangka, intaglio di maschere, statue e scodelle, ricamo e scultura.
Infine, la Jungshi Handmade Factoryche ha sede in un piccolo edificio nella periferia di Thimphu per dar rilievo ad una attività del tutto domestica e antica e introdurla nel mondo dell’esportazione. Le fibre naturali grezze vengono estratte dalla corteccia di due specie di arbusti, la Daphne e il Dhekap, e lentamente trasformate in fogli di carta. Possiamo osservare l'intero processo di produzione della carta fatta a mano secondo antichi metodi tradizionali praticati da generazioni. Oggi la Jungshi Handmade Factory esporta i suoi prodotti negli Stati Uniti, in Giappone, in Europa, in India e in Nepal.
Pensione completa e pernottamento a Thimphu.
GIORNO 6: THIMPU – PASSO DOCHU (23Km. Circa 50m) – SOPSOKHA – (39Km circa 1.20h) – PUNAKHA (12km circa 30m)
Partenza alla volta del passo di DochuLa, 3140 m, situato all'interno di una foresta lussureggiante e contrassegnato da migliaia di tangka, drappi sacri coloratissimi e da 108 chorten (nome tibetano per stupa), costruiti nel 2005 in commemorazione delle battaglie svoltesi ai confini con l’Assam. Tali costruzioni indicano un atto di espiazione per la perdita di vite umane e sono circondate da rododendri, ontani, cipressi, cicute, abeti e dafne. Sostiamo per un tè al Passo Dochula e lasciamo la National Hway per inoltrarci nella valle laterale verso villaggi e località meno conosciute. Ci fermiamo a pranzo a Sopsokae da qui per un paio d’ore passeggiamo fra i campi di riso, verso i villaggi di Yoakae Pana, dove la vita scorre fra i lavori quotidiani dei campi e Chimi dove falli volanti sono dipinti sui muri di tutte le case, in diverse dimensioni, in “atteggiamenti” ridicoli, infiocchettati con nastri colorati, con occhi ammiccanti e sorriso simpatico… Il primo effetto può essere imbarazzante, ma sappiate che qui il fallo è benedetto, scaccia i demoni e protegge le famiglie. I dipinti fallici hanno la loro origine nel monastero di Chimi Lhaklang costruito in onore di Lama Drukpa Kunley, popolarmente conosciuto come il folle divino e illuminato.
Visitiamo il monastero, dove si recano le donne che desiderano avere dei figli per ricevere una benedizione e scegliere il nome del nascituro.
Proseguiamo per Punakha.
Pensione completa. Pernottamento a Punakha.
GIORNO 7: PUNAKHA – GASA (73km circa 1.50h)
Punakha è stata capitale del Bhutan e sede del potere politico fino al 1955, quando la capitale è stata trasferita a Thimphu. La città è sita a 1300 metri sul livello del mare, in una magnifica fertile valle, dove il clima è curiosamente quasi tropicale. La natura qui è generosa, offrendo agli abitanti due raccolti di riso all’anno, arance e banane. Per questo clima ideale è anche residenza invernale della famiglia reale bhutanese. Posta alla confluenza tra il Mo Chhu (Fiume Madre) e il Pho Chhu(Fiume Padre) è la sede di uno dei monasteri più imponenti del paese: il Punakha Dzong. Il monastero è stato costruito strategicamente proprio nel punto di confluenza dei due corsi d'acqua (tra il 1637 e il 1638), allo scopo di divenire il centro religioso e amministrativo più importante della regione.
Nel pomeriggio proseguiamo per Gasa, patria delle comunità dell'altopiano occidentale del Bhutan. Per raggiungerla percorriamo la valle del Mo Chhu, che sorge sui monti dell'Himalaya, nel distretto di Gasa, non distante dal confine che separa il Bhutan e la Regione Autonoma del Tibet. Il suo corso segue una direzione verso sud, fino ad arrivare all’ex capitale del paese, Punakha.
Pensione completa. Pernottamento a Gasa.
GIORNO 8: GASA TSECHU
Il Bhutan è il Paese delle feste religiose: i “Tshechu” (festival), che si basano sul calendario lunare buddista e quindi le date variano di anno in anno. Tutti gli Dzong organizzano ogni anno il proprio "Tshechu", un insieme di funzioni religiose, trame teatrali mitiche ed evocazioni vicine allo spiritismo, immerse in un contorno di folclore intenso, accompagnato da recite e danze. Sono eventi spirituali con cui procurarsi meriti per le vite successive ed esorcizzare gli spiriti maligni. Ogni Tshechu ha caratteristiche proprie: dalle formali celebrazioni dei grandi Dzong agli incontri di tono rurale degli Dzong minori, ma tutti seguono uno schema cerimoniale inconfondibile, organizzato su sequenze, ritmi e danze precisi.
Un ruolo importante lo svolgono i Cham (balli mascherati), eseguiti durante il Tsechu, si ritiene infatti conferiscano benedizioni agli spettatori e insegnino le vie del Dharma buddhista. Durante il Cham lo stato di coscienza legato alla mente razionale si affievolisce, consentendo il fondersi di spirito, emotività e pensiero che permette l'emersione di mondi sottili che noi occidentali releghiamo nello spazio dell'immaginazione ma che qui consentono di attingere alle radici profonde della realtà. I bellissimi costumi che i celebranti e danzatori indossano sono tratti dall'iconografia della cultura locale.
L'annuale Gasa Tsechu si tiene allo Dzong. Le danze popolari sono eseguite da monaci e ballerini laici e sono uniche Qui arrivano i nomadi dalle montagne e molte persone dai villaggi vicini, da Laya e Lunana, reso famoso dal film:” Lunana, il villaggio alla fine del mondo” vincitore dell’Oscar come miglior film straniero.
Nel pomeriggio rientriamo a Punakha.
Pensione completa. Pernottamento a Punakha.
GIORNO 9: PUNAKHA – PARO (115km circa 3.40h)
Giornata di trasferimento a Paro e tempo nel pomeriggio per esplorare a piedi la strada principale di Paro, fiancheggiata da numerosissimi negozi che vendono articoli da regalo e altrettante botteghe di prodotti per la gente del luogo. Paro si trova ad est del monte Jhomolhari, montagna sacra dei bhutanesi ed è il capoluogo del distretto. È una cittadina distesa in un’ampia valle, ricca di terreni agricoli, fattorie e colline boscose. Conta circa 20.000 abitanti.
Pensione completa. Pernottamento a Paro.
GIORNO 10: PARO
Escursione al Taktshang Lhakang.
Di prima mattina partiamo e raggiungiamo il punto di partenza per l’escursione al famoso Taktshang Lhakang, icona culturale e religiosa del Bhutan, conosciuto anche come “Nido della Tigre”. Il monastero è stato fondato nel 1692 su una ripida parete della montagna a 3.120 metri di altezza ed è considerato uno dei luoghi più sacri del regno.
Si narra che il Guru Padmasambhava (Rinpoche) sia volato qui nell’VIII° secolo sul dorso di una tigre per sconfiggere i demoni della regione di Paro che si opponevano alla diffusione del
buddhismo. Il complesso di Paro ospita sette templi ed è stato costruito vicino alla grotta dove, secondo la leggenda, Guru si ritirò a meditare per tre anni, tre mesi e tre giorni.
L’escursione è abbastanza impegnativa, ma sono moltissimi i pellegrini che si recano in visita, giovani, bambini e anziani. L'affronteremo anche noi con calma, avendo tutto il tempo a nostra disposizione. Lo sforzo verrà compensato dalla suggestiva visione di questo ineguagliabile monastero e della sua posizione.
La prima parte del cammino, circa 300 metri di dislivello, due ore, si può anche effettuare a cavallo. Si arriva ad un primo punto di ristoro, da dove in lontananza è visibile il monastero. Da qui si prosegue con altri 300 metri di dislivello e si arriva alla meta. La tana della tigre ci dà il benvenuto in tutta la sua magnificenza.
Pensione completa. Pernottamento a Paro.
GIORNO 11: PARO TSECHU
A Paro assistiamo ad una ricorrenza giustamente famosa per la bellezza di danze e cerimoniali, il Paro Tsechu. Il più conosciuto e il più frequentato di tutto il Paese. Abbiamo così l’opportunità di visitare lo Rinpung Dzong, dove avviene il festival, uno fra i più massicci e noti del Bhutan, visibile in tutta la valle per i suoi contrafforti imponenti. La fortezza fu utilizzata per difendere la valle dalle invasioni tibetane e sopravvisse ai danneggiamenti subiti dal terremoto e incendi. Ora ospita il quartiere monastico e gli uffici governativi.
Pensione completa. Pernottamento a Paro.
GIORNO 12: DZONGDRA TSHECHU (10km circa 25 minuti)
Ci dirigiamo oggi al villaggio di Dzongdrakha. Abbarbicato sulle pendici della montagna, è uno dei numerosi luoghi in cui Guru Rinpoche sottomise i demoni locali. Il monastero ospita quattro santuari dedicati a Tara, Tsheringma (Dea della Longevità), Guru Rinpoche e il Buddha del futuro, Maitreya.
Dzongdrakha si raggiunge da Paro in pullman e poi con una passeggiata di 20 minuti lungo un sentiero costeggiato da case tradizionali. Da qui si gode la veduta della valle di Paro Bondey.
Oggi qui si svolge un Cham rurale, un avvenimento religioso e sociale, con un’atmosfera di altri tempi; gli spettatori, quasi tutti contadini della vallata, abbigliati con i loro costumi più belli e ornamenti particolari mangiano e chiacchierano in allegra compagnia.
Pensione completa. Pernottamento a Paro.
GIORNO 13: PARO - KATHMANDU
In mattinata, trasferimento in aeroporto e partenza per Katmandu.
Nel pomeriggio trasferimento a Bhaktapur e visita libera. Il Changu Narayan figura nella lista dei sette monumenti che hanno reso la città Patrimonio Mondiale dell'Unesco nel 1979. Ornato con opere in rilievo, rappresenta una pietra miliare dell'architettura del tipico tempio nepalese.
Pranzo e cena liberi. Pernottamento a Katmandu.
GIORNO 14: VOLO KATHMANDU - ITALIA
Con arrivo il giorno seguente
NB: le informazioni riportate potrebbero subire variazioni. Eventuali modifiche e/o aggiornamenti saranno forniti in fase di iscrizione.
Scheda tecnica del tour
Pernottamento e Pasti
Si pernotta in hotel e guest house, in camere doppie con servizi, in singola su richiesta. La colazione è sempre servita in hotel/ guest house, i pasti in piccoli ristorantini, in farm house e in famiglia.
Pasti liberi a Kathmandu
Trasporti:
Il trasporto è previsto in pulmino da 16 posti con autista. La strada da Thimpu a Paro è agevole e percorribile in poco tempo, mentre da Punakha a Jakar è tipica di alta montagna, meno scorrevole e prevede tempi più lunghi. Le strade nel Bhutan occidentale e centrale hanno subito forti ammodernamenti, mentre restano ancora difficili i percorsi verso il Bhutan orientale.
Le varie tappe di trasferimento sono relativamente brevi, più lunghi i percorsi verso le valli di Tang, dove la strada è più disagevole.
Documenti e Salute
Nessuna vaccinazione obbligatoria.
Necessario passaporto valido per l’espatrio (almeno per 6 mesi) e il visto d’ingresso
Clima per questo viaggio
I periodi migliori per visitare il Bhutan sono le stagioni intermedie, e in particolare marzo e aprile, e da metà ottobre a metà novembre. In primavera il paesaggio è ancora brullo, mentre in autunno le valli sono verdissime.
Le precipitazioni cadono con intensità da maggio a settembre, per l’arrivo dei monsoni; rendono fangose e pericolose le strade e gli spostamenti sono lenti e difficili. In inverno il tempo è in genere buono, i cieli limpidi, ma è rigido e non sono escluse nevicate alle alte quote.
Cosa comprende questo tour
La quota comprende
> Quota di iscrizione; assicurazioni: polizza Assistenza alla Persona, Spese mediche, Bagaglio ed Annullamento;
> Visto di entrata in Bhutan;
> Quota di solidarietà per lo sviluppo di progetti locali;
A Kathmandu, Nepal:
> Accoglienza e trasferimenti dall’aeroporto in hotel e viceversa. 3 notti in hotel servizio bed & breakfast;
In Bhutan:
> Pernottamento in stanza doppia, pensione completa (bevande escluse);
> Volo aereo Kathmandu/Paro/Kathmandu;
> Volo aereo Jakar/Paro;
> Tutti i trasferimenti con minibus privato e autista, tutte le escursioni previste come da programma. Compenso e rimborso spese guida locale (base lingua inglese) e accompagnatore in partenza con il gruppo (lingua italiana);
La quota non comprende
> Visto di entrata in Nepal, i pasti, le visite di Kathmandu e i trasferimenti in città.
> Tutto quanto non espressamente indicato in “la quota comprende”.
> Quota consigliata per spese in loco circa € 180,00 / 200,00
Assicurazione
Assistenza alla Persona, Spese Mediche, Bagaglio ed Annullamento.
I nostri viaggi sono coperti da polizza ERGO (Polizza n. 69180175-PV19), compagnia specializzata nelle coperture assicurative del turismo. Le garanzie considerate dalla suddetta polizza sono “Assistenza alla persona”, “Spese mediche”, “Bagaglio” e “Annullamento” con i seguenti massimali per assicurato:
-Garanzia Assistenza in viaggio: specifici per prestazione come da dettaglio riportato nella Polizza
-Garanzia Rimborso Spese Mediche: Italia 1000 euro, Europa 10.000 euro, Mondo 30.000 euro
-Garanzia Assicurazione Bagaglio: Italia 500 euro, Europa 1000 euro
-Garanzia Assicurazione Annullamento Viaggio: Costo totale del viaggio (fino a 10.000 euro per persona)
La polizza inclusa nel pacchetto, prevede le garanzie Assistenza, Rimborso Spese Mediche e Annullamento anche in caso di malattia da Covid-19.
Le relative condizioni sono contenute nel DIP (Documento Informativo Precontrattuale) pubblicato sul nostro sito all’indirizzo:
https://www.viaggisolidali.it/wp-content/uploads/2020/12/assicurazioni-viaggiatore_-NEW- 04dic20.pdf
Per chi ne facesse richiesta è possibile sottoscrivere una polizza integrativa scegliendo fra prodotti Globy del Gruppo Allianz.
Note Importanti
Le informazioni suindicate riportate potrebbero subire, prima della partenza, variazioni in base all’operativo dei voli e alle diverse stagioni delle partenze.
Eventuali modifiche e/o aggiornamenti rilevanti saranno comunque forniti in fase di conferma del viaggio.
Ove previsto, il supplemento per “piccolo gruppo” verrà rimborsato o scalato dal saldo al raggiungimento del minimo di partecipanti.
NOTA BENE: il programma ed i costi possono variare in base alla singola data di partenza per cui per ogni partenza faranno fede programma e costi inviati al momento dell’iscrizione
Note Importanti
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Eventuali modifiche e/o aggiornamenti rilevanti saranno comunque forniti in fase di conferma del viaggio.
Ove previsto, il supplemento per “piccolo gruppo” verrà rimborsato o scalato dal saldo al raggiungimento del minimo di partecipanti.
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