Un tour alla scoperta del mondo restando in piazza, entrando nei negozi africani di via Palazzuolo o passeggiando tra le mille lingue del mercato di San Lorenzo. Non è una provocazione, ma il progetto dell’Agenzia Viaggi Solidali di Torino, che a breve darà il via anche a Firenze alle «Passeggiate migranti», un’esperienza nata qualche mese fa nel capoluogo piemontese e pronta a partire anche a Milano e Roma. Si tratta di un viaggio nei quartieri popolati da immigrati. E per presentarli al meglio, le guide saranno persone del luogo, cioè gli immigrati stessi, che mostreranno quei dettagli di interculturalità che sfuggono quando si cammina veloce per quei vicoli visti centinaia di volte, ma mai osservati con la curiosità del turista.
I percorsi su Firenze sono due e sono pronti, anche se qualcosa potrebbe cambiare per comprimere ciascun viaggio in una mezza giornata. Tutto si aggirerà intorno alla stazione di Santa Maria Novella e la partenza sarà proprio in via Palazzuolo, uno dei luoghi più multietnici della città, con una sequenza ormai ininterrotta di esercizi commerciali gestiti da donne straniere. Da lì il gruppo si sposterà a San Lorenzo, che racchiude tutta la storia dell’immigrazione fiorentina, dalle pelletterie degli iraniani degli anni ‘80 fino ai coloratissimi banchi di bigiotteria dei bangladeshi. Infine un salto alla chiesa russo-ortodossa. Il secondo tragitto è legato alle religioni: unirà musulmani ed ebrei, il centro centro islamico, la sinagoga e il quartiere ebraico, tra gli odori del cibo kosher, per poi concludersi alla mediateca regionale, all’archivio video del festival dei popoli.
I ragazzi delle scuole saranno i primi ad essere coinvolti: «E’ pensata come una attività formativa pratica all’intercultura» spiega il presidente di Viaggi Solidali, Enrico Marletto: «Si scoprono elementi di realtà lontane accanto a quella italiana. A Torino, per esempio, una signora ha provato che il salame rumeno si sposa benissimo con le orecchiette alle cime di rapa». Cucina, tradizioni, modi di vivere. Tutto sarà mostrato, raccontato e spiegato, per accettare le differenze.
L’agenzia sta cercando le guide, in autunno partiranno i corsi di formazione e agli inizi del 2012 le passeggiate, in collaborazione con alcune associazioni tra cui Oxfam Italia. Anche la comunità delle Piagge di don Santoro è stata coinvolta, proprio perché il quartiere è uno dei più popolati dagli immigrati, e potrebbe ospitare un altro tragitto. Ma a fare da ciceroni ci saranno anche italiani, le menti storiche di questi luoghi; come Leonardo «Papa Leo» Landi, operatore sociale e grande conoscitore di via Palazzuolo, o Roberto Menichetti da vent’anni barrocciaio di San Lorenzo.
Fonte: repubblica.it
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