1° giorno - Amman
Partenza dall’Italia.
Arrivo all’aeroporto Queen Alia di Amman e compiute le formalità per l’ottenimento del visto, ci avviamo ad Amman (circa 40 minuti).

Pernottamento ad Amman.

Potranno essere programmate soste o visite a seconda dell’operativo del volo.

2° giorno - Amman/Jerash  (52 km, circa 1 h)

Amman, città di contrasti, ubicata in collina, fra il deserto e la fertile pianura del Giordano, moderna e occidentalizzata, sta cambiando rapidamente come nessun’altra città in Medio Oriente, sovrapponendo al proprio volto tradizionale quello di una metropoli del Terzo Millennio.
Visitiamo l’anfiteatro, probabilmente costruito nel II secolo d.C. sotto il regno di Antonino Pio (138-161). Come molti teatri dell'epoca, doveva avere anche una valenza religiosa: la piccola nicchia scolpita nella roccia al di sopra dell'ultima fila di posti ospitava una statua della dea Minerva. Tagliato nel fianco settentrionale di una collina che in precedenza era usata come necropoli, può accogliere fino a 6000 spettatori. Venne costruito su tre ordini: le autorità, ovviamente, occupavano i posti più vicini alla scena, ai militari era riservato il settore centrale, mentre il popolo sedeva nei posti più in alto.

Ci avviamo verso Jerash. Nel 63 a.C. il generale Pompeo, la trasformò nella più importante città appartenente alla Decapoli del Vicino Oriente e a tutt’oggi è testimonianza della Filadelfia romanaancora splendidamente conservata; le sue strutture architettoniche e l’ottimo stato di conservazione sono fonte di innumerevoli studi di carattere archeologico. Imperdibile la piazza Ovale, il Cardo Massimo e il tempio di Artemide.

Prima di rientrare ad Amman, visitiamo la cooperativa Iraq Al Amir che dà possibilità occupazionali a molte ragazze creando professionalità e indipendenza. Incontriamo le donne che vi lavorano e vediamo i loro interessanti manufatti.

Proseguiamo per Madaba. (56 km, 50 m) dove arriviamo per cena.

Cena in albergo. Pernottamento

3° giorno - Sito battesimale - Siq Al Mujib - Mar Morto, Madaba (90 km, circa 1h30m)

Proseguiamo per il Sito del Battesimo Al Maghtas (battesimo o immersione in arabo) sito archeologico sulla riva orientale del fiume Giordano, ufficialmente noto come Betania oltre il Giordano.

La posizione strategica tra Gerusalemme e la Via Regia è già evidente da quanto riportato dal Libro di Giosuè riguardo agli israeliti che attraversavano il Giordano.  L'area venne completamente abbandonata nel 1967, dopo la Guerra dei Sei Giorni, quando entrambe le rive del Giordano entrarono a far parte della prima linea del fronte e la zona era completamente minata. Dopo la firma del trattato di pace israelo-giordano del 1994, la zona venne bonificata dalle mine su iniziativa del principe Ghazi bin Muhammad. Il sito è poi stato oggetto di moltissimi e dettagliati scavi archeologici, di quattro visite papali e di altri capi di stato e attrae turisti da tutto il mondo. Nel 2015, è stato designato patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, esclusa la riva occidentale del fiume.

Ripercorriamo un breve tratto della Strada dei Re e ci fermiamo lungo le gole del fiume Mujib, dove iniziamo il cammino del Siq, il così chiamato trekking “bagnato”. La riserva di Mujib è, insieme all’area protetta del Wadi Rum, la zona che custodisce il paesaggio più emozionante della Giordania. I suoi 212 km racchiudono decine di wadi e quello del Mujib è il più spettacolare. Si estende fra i 900 metri sopra e 400 metri sotto il livello del mare, è il parco naturale più “basso” della terra, un sorprendente giardino costantemente bagnato da sette affluenti.

La riserva è finalizzata all’allevamento dello stambecco nubiano, simbolo del Mujib, ma alle sue acque si abbeverano il leopardo d’Arabia, le manguste d’Egitto, le iene dal manto striato, l’upupa e centinaia di uccelli migratori. Il Mujib è il biblico Arnon, confine fra i territori moabiti e quello degli amorriti, popolo semita che fondò la prima dinastia babilonese.
Cammino del Siq

Il cammino “bagnato” che percorriamo è lungo 2 chilometri, si percorre “controcorrente” ed è la prima parte del canyon del Wadi Mujib; l’acqua è alta circa 50 cm. (arriviamo alla cascata, perché la parte finale del canyon è percorribile solo da esperti e presuppone una guida dedicata). La percorrenza della gola è estremamente suggestiva, facile. Dobbiamo portare con noi scarpe da scoglio o comunque scarpe da poter usare in acqua e un ricambio da tenere in pullman.

Riprendiamo il percorso e arriviamo al Mar Mortoper qualche ora di relax. Situato tra Israele, la Giordania e la Cisgiordania nel deserto della Giudea, parte della regione storico-geografica della Palestina, si trova nella depressione più profonda della Terra, generatasi nei millenni per effetto dell'evaporazione delle sue acque non compensate da quelle degli immissari, che è anche causa della sua alta salinità. Proveremo il “galleggiamento” nelle sue acque salate.

Cena in un ristorante tipico a Madaba da pagare in loco.

Pernottamento a Madaba.

4° giorno - Madaba, Monte Nebo

Madaba. Storicamente datata 3500 a.C. menzionata nella Bibbia nella guerra di Davide contro i moabiti e nella ribellione di Mesha, re di Moab, contro Israele. Tra il 4° e 7° secolo d.C. il centro religioso di Madaba realizzò meravigliosi mosaici bizantini fra cui visiteremo il più pregevole e universalmente conosciuto che si trova nella Chiesa ortodossa di San Giorgio: la Mappa della Palestina, datata 560 a.C., che raffigura la più antica rappresentazione grafica dei territori biblici giunta fino a noi.

Prima di proseguire verso Dana ci fermiamo al Monte Nebo: Deuteronimo: poi Mosè salì dalle pianure di Moab sul Monte Nebo…e il Signore gli fece vedere tutto il paese….

Dal Monte Nebo si gode il panorama sul Mar Morto, il bacino del fiume Giordano, Betlemme e Gerusalemme.

Proseguiamo per Dana dove arriviamo in serata (198 km, circa 2h30m)

Cena e pernottamento al Rummana ecocamp, un campeggio nel cuore della Riserva di Dana.

I servizi sono comuni.

5° giorno - Riserva Naturale di Dana.

Fondata nel 1989, con i suoi 320km quadrati di paesaggi rocciosi che corrono lungo la linea della Rift Valley, è la più grande riserva della Giordania, esempio di un’area che ritrae i più significativi processi geologici che si sono verificati durante lo sviluppo delle morfologie terrestri nel corso dei secoli. La variegata geologia di quest’area contiene terreno di origine calcarea, granito e scogliere di arenaria e permette di ospitare una fauna esotica, rara o in via di estinzione. Il principale punto di accesso alla riserva è l’omonimo e villaggio di Dana, costruito in pietra. Fu abbandonato dalla tribù ata’ta che lo abitava da quattro secoli e in seguito la Royal Society lo trasformò in laboratorio di ricerca sulla biodiversità, convincendo la popolazione originaria a ritornare.

Avremo tempo per percorrere una delle tante passeggiate nella riserva. (necessari scarponcini o pedule da montagna)

Proseguiamo il viaggio verso il deserto del Wadi Rum (162 km, circa 2h)

Cena zarb, piatto tradizionale di carne e verdura cucinato sotto la sabbia.
Pernottamento al campo tendato costituito da tende in pelo di capra, con letti e materassi. I servizi sono basici, ma all’interno di ogni tenda.

6° giorno - Wadi Rum
Questo lembo di terra nel sud della Giordania appartiene al deserto e ai beduini. Caratterizzato da un paesaggio di straordinaria bellezza e maestosità, ha conservato intatto il suo fascino originale. La nostra guida ci accompagna, dopo la colazione, in jeep e a piedi, a conoscere il deserto tanto amato e reso noto al mondo da Lawrence d’Arabia.

Nel tardo pomeriggio trasferimento a Petra (120 km, 1h e30 circa)
Cena in albergo. Pernottamento a Petra.

7° giorno - Petra
Petra: una delle meraviglie del mondo, costruita circa 2300 anni fa. La città rosa, capitale dei Nabatei, alleata dei romani, testimonianza immortale dell’antica civiltà delle tribù del deserto. La visitiamo a piedi camminando lungo il Siq e lungo il Madras trail per assaporare lo stupefacente Tesoro, il monumento più spettacolare di Petra, scavato e cesellato nelle rocce di arenaria che hanno i colori delle sete orientali: rosso, giallo, arancione e innumerevoli gamme di sfumature. E ancora il Teatro, le Tombe Realie il maestoso Monastero.

Petra bassa. Camminata del Siq, poco meno di 2 km. La camminata termina di fronte al Tesoro, il suo monumento più famoso e conosciuto.  Semplicissima e senza dislivello. Ci si impiega circa 2 ore compresa le soste. È il percorso più popolare e spesso affollatissimo, per questo motivo e per goderlo in piena tranquillità consigliamo di entrare nel sito molto presto.

Salita al Monastero, Al Deir. Naturale continuazione del Siq, spinge all’estremo confine del sito e si affaccia sul deserto del wadi Araba. Al secondo posto come popolarità, ma meno affollato del Siq. È un sentiero/scalinata molto interessante per l'aspetto storico-archeologiche e anche per quello paesaggistico, in quanto permette di avere una visione dall'alto di tutta la valle di Petra. 800 scalini (molto larghi) circa 2 ore andata e ritorno.

Con tutte le deviazioni per vedere Tesoro, Teatro, parete Est, Monastero, chiesa bizantina, teatro, colonnata, Grande Tempio, sono all’incirca 8 km. (necessari scarponcini o pedule da montagna)
Cena in famiglia e pernottamento a Petra

8° giorno - Petra
Oggi rientriamo nel sito archeologico di Petra e percorriamo la passeggiata all’Altura del Sacrificio che segue il percorso della via cerimoniale nabatea.

Percorriamo la parte alta di Petra, con una vista magnifica del Tesoro dall’alto per poi proseguire all’Altura del Sacrificio. Oltre ai sacrifici, la struttura era probabilmente utilizzata anche per importanti cerimonie religiose e per funerali, costruita in cima alla montagna per essere più vicino al cielo e quindi agli Dei. Il percorso ha la durata di circa 4 ore, anche di più considerando le soste. È un sali scendi continuo, su grandi pietre, su sentieri facilmente percorribili, tratti acciottolati, a tratti più ripidi. Non presenta particolari difficoltà.  Completamente esposto al sole. (necessari scarponcini o pedule da montagna)

Cena in albergo. Pernottamento a Petra.

9° giorno

Trasferimento ad Amman e partenza (216 km, 2h 40)

Potranno essere programmate soste o visite a seconda dell’operativo volo.

L’ordine delle visite può essere cambiato per esigenze di orario e prenotazione.