Richiesta una certa flessibilità e buon spirito di adattamento. Si viteranno villaggi e regioni poco turistiche con una limitata offerta di strutture ricettive. Pernottamenti in camera doppia in alberghi semplici e confortevoli. Una notte in tenda. La stanza singola se richiesta potrebbe non essere garantita, in bivacco e alcuni villaggi casi come ad Amtoudi. Il bagno privato non è previsto nel deserto e ad Amtoudi. Consigliamo un sacco lenzuolo, può essere utile in qualche occasione. Le coperte si trovano sempre (se non gradite le coperte, un sacco a pelo leggero). Vitto: il piatto più comune è il tajine, seguito dal couscous. In qualche occasione previsto pranzo "al sacco".
Minibus con autista, fuoristrada 4X4 con autista per la visita delle dune dell'Iriki.
Il Marocco ha un clima mediterraneo sulle coste, desertico nelle zone interne, continentale sulle montagne più alte. Le piogge non sono abbondanti, tuttavia, da novembre a marzo, possono a volte essere concentrate nel tempo Luglio e agosto sono i mesi in cui il calore è più intenso. Il caldo è secco quindi più facile da sopportare.
Il passaporto deve essere in corso di validità (almeno per i 3 mesi successivi al giorno della partenza). Non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
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Un viaggio che si spinge molto a sud, nel profondo deserto e lungo l'arioso Atlantico. Partendo dalla rossa capitale del sud, Marrakech, si attraversa l'alto valico dell'Atlante, il passo Tizi n'Tichka, per incontrare kasbe fortificate a Telouet e Ait Ben Haddou. Inizia da queste montagne dai sorprendenti colori minerali l'avventura nel più vero deserto, passando per le dune dorate nella depressione dell'Iriki e attraversando una serie di splendide oasi fino a Tata, placido capoluogo provinciale. Qui si visita una cooperativa di produttori di datteri, mentre nella vicina Tagmout si sperimenta la vivace accoglienza delle associazioni femminili. Ultima oasi incastonata tra montagne arse dal sole, Amtoudi è un gioiello berbero, con i magnifici granai fortificati (agadir) e fresche sorgenti. Nella seconda parte del viaggio… l’oceano Atlantico! Si giunge fino alla lontana e splendida Laguna di Nayla, si risale a Guelmim, col suo grande mercato di dromedari e ci si ferma ad Ifni per scoprire la rossa Gzira Plage. Continuando lungo la costa atlantica, si raggiunge poi Essaouira, con le sue favolose spiagge,per incontrare tra l'altro straordinarie donne che lavorano l'argan per produrre il prezioso olio cosmetico. Il viaggio si chiude dov'è iniziato, a Marrakech, per salutare il Marocco dal più grande mercato.
Un viaggio solidale che non potrà non lasciare una sorta di mal d'Africa... Ci si prende il tempo per immergersi nella cultura berbera del deserto marocchino, per incontrare chi nel deserto vive, lavora e progetta, con l'ospitalità genuina e la forza degli uomini in una natura ostile. A Tata il lavoro nel palmeto con una grande produzione di datteri. A Tagmout le associazioni femminili cercano di favorire l'economia locale, sviluppando l'artigianato, rafforzando le attività tradizionali, come l'agricoltura nell'oasi e la pastorizia, e impegnandosi anche nel campo dell'istruzione e della formazione. Lungo l'Atlantico la produzione di argania, che mette in gioco soprattutto le donne, organizzate in cooperative come ad esempio l'ottima Tamount a Imi'n Tlit, nei pressi di Essaouira. A Tameslocht, piccolo villaggio alle porte di Marrakech, cooperative di artigiani e l'incontro con una scuola, per rafforzare progetti già seguiti dalle scuole torinesi.
Partenza e arrivo a Marrakech, sistemazione in riad in zona centrale.
Alto Atlante, visita mercato di Ait Zrakten. Pranzo a Telouet. Visita della famosa kasba di Ait Ben Haddou. Cena e pernottamento.
Partenza verso il deserto, pranzo presso il palmeto ad Allougoum, nel pomeriggio partenze per le dune dell'Erg. Cena e pernottamento in campo tendato.
Visita scuola dei nomadi. Visita di Aguinan, passeggiata nell'oasi. Cena e pernottamento in un albergo locale.
Trasferimento a Tata, visita della città. Cena e pernottamento in hotel .
Incontro con associazioni femminile di Tagmoute, pranzo sociale e visita del meraviglioso granaio (agadir). Cena e pernottamento in hotel.
Partenza e gita nell'oasi con passeggiata fino alle sorgenti. Nel pomeriggio visita agadir Id Aissa. Cena e pernottamento piccolo hotel nel villaggio.
A Goulmim, visita del grande mercato del deserto, nel pomeriggio arrivo alla Laguna di Nayla. Cena e pernottamento in hotel.
Visita in barca della laguna. Cena e pernottamento in hotel.
Visita di Gzira Plage, pranzo a base di pesce in spiaggia. Passeggiata sotto gli spettacolari archi rossi. Cena e pernottamento in hotel.
Sosta per pranzo a Taghazoute, sul mare. Arrivo a Essaouira nel pomeriggio. Sistemazione in hotel, cena presso ristorante tipico.
Visita del mercato di Sud al Arba; pranzo a Sidi Kaouki, spettacolare spiaggia atlantica, Incontro donne cooperativa produttrici olio di argania. Cena e pernottamento in hotel.
Vista della città: il porto, i bastioni sull'oceano, i mercati cittadini… Nel pomeriggio trasferimento a Marrakech. Cena libera e pernottamento in riad in centro.
Trasferimento a Tamesloht, visita di alcuni progetti di micro imprenditoria, pranzo in loco. Rientro a Marrakech, passeggiata in città e cena presso la famosa piazza Djamalfna. Pernottamento in riad in centro.
Visita di Marrakech: tombe saadiane, medersa Ben Youssef… Cena dei saluti e pernottamento in riad in centro città.
Ritorno in Italia con volo da Marrakech per l'Italia.
Ho fondato il Centro culturale di vacanza “Il lato azzurro” a Venezia, isola di S.Erasmo. Da anni mi occupo di migrazione e di Marocco e ho pubblicato tra l'altro “Torino è Casablanca” (2012) e “La loro terra è rossa” (2004). Gestisco il b&b “Casablanca” a Torino.
Sono nato a Torino e studio all'università. Gestisco, insieme a mio padre, un ristorante di cucina marocchina aperto 20 anni fa. Nel tempo libero mi diletto nell'associazionismo. In Italia studio l'arabo, quello classico, a casa imparo il marocchino. Fondamentali per accompagnare al meglio i viaggiatori alla scoperta del "Maghrib" (Marocco) ovvero "tramonto", il territorio più ad occidente del mondo arabo.