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LA ROMANIA CHE CAMBIA (1^ parte)

Bruno è stato nostro viaggiatore quest’estate in Romania e ci racconta il suo viaggio in un paese in continuo cambiamento… Buona lettura!!!

“Ma i romeni sono latini ? Vai in Romania e cosa c’è da vedere?! Romania: ma non sarà un po’ pericoloso? Iaşi? E dove sta?”

Queste sono le domande che mi sento rivolgere da amici e parenti quando dico la destinazione che ho scelto per queste vacanze di agosto: se riflettete bene, le stesse domande probabilmente sarebbero rivolte anche a voi, se vi trovaste nei miei panni.

Vediamo di trovare qualche risposta valida, allora. La Romania è un paese da sempre a noi molto vicino dal punto di vista culturale, con la quale condividiamo le stesse origini linguistiche latine e delle vicende storiche molto simili. E’ una nazione che ha sempre guardato e studiato con profondo ed autentico interesse la cultura italiana, con cui vi sono stati proficui scambi culturali che risalgono ai tempi dell’Impero Romano. Proviamo poi a confrontare la storia più recente, assai simile a quella del nostro paese: è diventata una nazione unita più o meno negli stessi anni del decennio 1860, ha avuto 4 re ed un dittatore, è stata dalla parte degli Alleati durante la Prima Guerra mondiale e con l’Asse durante la Seconda. E’ diventata una repubblica nel 1948 e solo dopo questa data le strade sono diventate divergenti e la Storia ha compiuto cammini differenziati per le due nazioni.

È un paese di grande ed antica tradizione cristiana, che può vantare alcune delle più belle chiese affrescate che si possano trovare in Europa. È anche una nazione con una storia fatta di castelli, borghi contadini ed un’interessante varietà culturale e diversità regionale. È paese di monti, foreste, tante pianure coltivate, vino e con una cucina ricca e varia, per niente trascurabile.

È dunque questa Romania quella che intendiamo visitare, ma con un occhio sempre rivolto a cogliere i mutamenti sociali, indagare le tradizioni popolari e dare una mano nelle situazioni di bisogno, come è nello stile di Viaggi Solidali. Ci attendiamo, dunque, un viaggio turistico ma anche un’esperienza di vita ed una full immersion nella realtà vera e più autentica della Romania, che intendiamo affrontare con un po’ di spirito di adattamento, dato che questa zona si apre solo ora agli stranieri ed alle loro esigenze.

Iaşi e la Moldavia

Il viaggio inizia a Iaşi, che è di fatto la capitale della macroregione della Moldavia o Moldova: la città ha avuto grande importanza in passato, anche se oggi è stretta sul confine con lo stato della Moldavia, la parte autonoma del paese. La città è gradevole e vanta il bel palazzo della Cultura, appena  restaurato, tanto che siamo tra i primi italiani a visitarlo, dopo anni di chiusura. Visitiamo anche il bel teatro municipale e la cattedrale ortodossa, non tralasciando di esplorare i vari locali che movimentano le serate estive di questa grande sede universitaria.

Il nostro gruppo si compone qui, dopo vari arrivi da diverse parti d’Italia e nei primi giorni ci dedichiamo alla cultura rurale della Moldavia, di cui scopriamo antichi rituali e sorprendenti usi e costumi, che l’avvicinano alle nostre regioni del Sud. Maschere di legno, ricchi costumi in tessuto e pelli di animali, arcolai, elaborati utensili da cucina ci illustrano un artigianato ricco, basato sul rigoroso rispetto della natura, da cui si origina.

È anche l’occasione per avere i primi contatti con le comunità monastiche, che frequenteremo durante il viaggio, ad Agapia, dove le suore ci accolgono per illustrarci la loro vita semplice, fatta di meditazione nei villaggi da loro abitati in piccole case, sparse qua e là.

Per la sera ci accoglie, a Valeni, la bella Manor House, simbolo dei grandi cambiamenti del paese negli ultimi anni. E’ una residenza vasta e sontuosa, di proprietà di una famiglia di nobili romeno-ucraini fuggiti a Londra negli anni del Socialismo e poi rientrati nel paese per recuperare la loro Storia. Oggi è adibita a residenza turistica: riposiamo nel silenzio assoluto della campagna, in stanze settecentesche, arredate con gusto aristocratico e con larghe finestre sulla campagna che ci circonda. Questa notte il temporale che si abbatte sulla zona quasi ci rilassa e ci consente di gustare appieno l’esperienza, rintanati nei nostri ampi letti; al mattino, una gustosa colazione biologica ci attende.

…continua… Testo di Bruno Tagliamonte Viaggio “ROMANIA: lungo le vie incantate. Iasi, Sighisoara, i monasteri della Bucovina e le minoranze culturali”, agosto 2017

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