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GOOD NEWS TANZANIA

Oggi ringraziamo i nostri viaggiatori in Tanzania di quest’anno 2017: con le loro quote di solidarietà (per un ammontare di 1.190 euro) si è riusciti a sostenere i progetti portati avanti dall’Associazione Albino Peacemakers, nata nel 2006 ad Arusha, una cittadina nella regione del Kilimanjaro su iniziativa di Martha Mganga, donna tanzaniana albina che da giovanissima decide di dedicare la sua vita al sostegno di persone albine come lei, che in Tanzania vivono spesso in condizioni di emarginazione e grandi difficoltà.

Martha ci ringrazia così:

Dear Viaggi Solidadi Soc Coop Sociale Thank you so much for your kindness and support to the people with albinism in our N.G.O. You have made us to reach many people and help them in different needs like school needs, transport to schools, and transport to hospital. Not only that you have unable us to pay office rent and other office activities. Thank you and God bless you. With love, Sr. Martha Mganga

Bisogna sapere, infatti, che in molte zone della Tanzania, soprattutto nelle aree rurali, non c’è alcuna consapevolezza delle cause scientifiche dell’albinismo e questo ha favorito la diffusione di credenze superstiziose secondo le quali le persone albine sono esseri sovrumani e diabolici. Si pensa che il diavolo abbia dato loro dei poteri magici e che le parti del loro corpo portino fortuna. Queste credenze vengono diffuse principalmente da malfattori che, sotto le sembianze di medici tradizionali, promettono soldi e felicità a chi porta loro corpi o parti del corpo di persone albine. Per questo motivo gli albini, oltre ad essere emarginati, alcune volte vengono anche perseguitati, mutilati e uccisi. A questi problemi di ordine sociale, le persone affette da albinismo devono affrontare quotidianamente il problema dell’esposizione al sole che, laddove non ci siano adeguate misure di protezione, porta molte persone ad ammalarsi di tumore alla pelle. L’impegno di Martha nei confronti degli albini comincia nel 1986, quando inizia a far visita alle famiglie in cui erano presenti bambini albini, i quali, per paura delle loro madri che potesse succedere loro qualcosa, erano costretti a passare la loro infanzia dentro casa. Quando andavo nei villaggi e vedevo l’emarginazione in cui vivevano i bambini albini, ho capito che l’unico strumento per salvarli era dare loro un’istruzione”. L’accesso all’istruzione diventa in quel periodo l’obiettivo principale di Martha e nel 2009, grazie alla collaborazione del preside di una scuola vicino ad Arusha, riesce ad inserire a scuola 30 bambini albini. L’operato di Martha, tuttavia, non si limita al settore dell’istruzione, ma comprende anche l’accesso alle cure mediche, accoglienza di bambini allontanati dai loro villaggi, progetti di inserimento lavorativo e interventi di sensibilizzazione e formazione presso le famiglie e le comunità di provenienza dei bambini che Martha accoglie. Dopo anni di silenzioso lavoro, grazie all’aiuto di un’associazione locale e di qualche privato, nel 2006 Martha riesce finalmente a registrare la sua associazione. In seguito, nel 2011, Martha effettua un’ulteriore registrazione di Albino Peacemakers per ottenere la licenza di operare non solo nel territorio di Arusha, ma in tutta la Tanzania.   Fino ad oggi, grazie ad Albino Peacemakers:

  1. 15 donne albine e/o madri di figli albini hanno frequentato corsi di cucito e sono diventate sarte professioniste;

  2. 270 bambini albini stanno frequentando le scuole primarie, 50 ragazzi albini le scuole secondarie e 11 studenti stanno studiando all’università;

  3. 26 persone albine sono state sottoposte a operazioni chirurgiche in ospedale;

  4. 72 villaggi stanno seguendo programmi di formazione mirati a diffondere una conoscenza scientifica della malattia per dare a medici, insegnanti e genitori di bambini albini, la sensibilità e gli strumenti necessari per proteggerli e curarli.

Tutti gli studenti, sia della scuola primaria sia della secondaria, vanno molto bene a scuola e fino ad oggi sono stati promossi tutti con buonissimi voti. Questo per Martha è un traguardo importantissimo. Il successo di questi bambini e ragazzi è per Martha la lezione più grande che essi stanno dando alla Tanzania: anno dopo anno con il loro impegno stanno dimostrando all’intera società che anche gli albini possono farcela, che anche gli albini possono studiare, lavorare ed avere successo esattamente come tutti gli altri.

“Quando mi guardo indietro, ripenso alla mia storia e a tutto quello che Albino peacemakers ha fatto fino ad ora, penso che sia tutto un miracolo. C’è ancora molto da fare, ma ho fede in Dio. Lui in questi anni mi ha fatto incontrare tante persone buone che mi hanno aiutata e continuano a farlo. Ogni giorno ringrazio Dio per questo. È davvero un miracolo!” (Martha)

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